Editoria Consapevole

Un tempo esisteva un’idea molto romantica dell’Editoria. Lo scrittore scriveva la sua opera e poi, spesso ricopiata a mano o fatta stampare in poche copie, andava con il suo libro sottobraccio in cerca di un Editore che si prendeva a cuore il lavoro e, insieme all’autore, camminavano insieme verso la pubblicazione e la distribuzione del libro.

Questa idea di fare Editoria, purtroppo, è andata sempre più sfumando. I costi di stampa e di distribuzione sempre più elevati, la concorrenza spietata, il numero sempre crescente di pubblicazioni ha portato il mercato editoriale ad essere sempre più difficile. Ed è in questo panorama complicato che si sono fatte strada due nuove realtà: gli editori a pagamento e il self publishing.

Vediamo di far chiarezza su questi aspetti.

Onesto editore tradizionale
Editoria a pagamento
Self publishing

Spendiamo qualche parola per il GRANDE EDITORE, quello che è considerato il sogno di molti. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa strada.

VANTAGGI

– Nome prestigioso dell’editore che aumenta il valore percepito dell’Autore.

 – Buona/ottima distribuzione 

– Buon marketing 

– Servizi editoriali compresi (editing, impaginazione, copertina etc.) 

– Eccellente possibilità di vendere un gran numero di copie 

 

SVANTAGGI

– Cessione dei diritti d’autore (a volte anche per 20 anni)

 – Poca possibilità (a volte nulla) di avere parola sulle modifiche al testo per seguire le linee editoriali, sulla grafica e sul marketing. 

– Percentuali di royalties in genere molto basse che non sempre si compensano con il numero di copie vendute. 

– Molto difficile accedervi, soprattutto per autori poco conosciuti e/o alla prima pubblicazione. 

– Possibilità di effetto ‘meteora’: molta visibilità all’inizio e poi si cade nel ‘dimenticatoio’.

 

Il Grande Editore, nonostante diversi svantaggi, rimane un’ottima piattaforma di atterraggio per gli autori e certamente l’opzione più ambita. Purtroppo è un’opzione per pochi, soprattutto alla prima pubblicazione, anche se dipende da moltissimi fattori.

PICCOLO/MEDIO EDITORE
Qui dobbiamo distinguere tra alcune varianti:

PICCOLO/MEDIO EDITORE 

A PAGAMENTO

Vuol dire pagare per pubblicare. L’autore deve pagare a sue spese le copie del proprio libro (che di solito hanno anche una tiratura di almeno qualche centinaio di pezzi, arrivando facilmente a un esborso a quattro cifre) senza, oltretutto, un appoggio né nella distribuzione né nel marketing.
Questa opzione è FORTEMENTE SCOSIGLIATA.

 

PICCOLO/MEDIO EDITORE 

IBRIDO

Una casa editrice può proporre contratti a pagamento o non, a seconda dell’autore e del libro proposto. Per questo è consigliabile, se si desidera percorrere la via del piccolo/medio editore, presentare il proprio prodotto a più case editrici e analizzare con attenzione l’eventuale proposta di contratto.

PICCOLO/MEDIO EDITORE 

NON A PAGAMENTO

L’editore sostiene le spese di stampa perché crede nel lavoro che ha tra le mani. Si prende carico anche dell’editing, dell’impaginazione, della copertina etc. Di contro ha una scarsa distribuzione e il marketing nella maggior parte dei casi è assente. 

 

EDITORIA CONSAPEVOLE è avere le idee chiare dopo aver acquisito informazioni corrette. La strada è personale e dipende dalle proprie scelte. 

PICCOLO/MEDIO EDITORE

VANTAGGI 

– Sostiene i costi di stampa 

– Servizi editoriali compresi (editing, impaginazione, copertina etc.)

 – Buona Distribuzione locale 

–  Affiancamento nelle presentazioni

SVANTAGGI

– Cessione dei diritti d’autore (a volte anche per 20 anni) 

– Scarsa distribuzione 

– Marketing quasi assente 

– Basse percentuali di royalties 

– Ristretta scelta di collocazione di genere (soprattutto quando il libro rientra in più categorie) 

– Rare possibilità di pubblicazione per autori che hanno in precedenza scelto altri canali

Il SELF PUBLISHING o AUTO PUBBLICAZIONE è e deve essere una scelta consapevole. Non è una strada di serie B, né un’ultima spiaggia. È una scelta precisa in base alle proprie inclinazioni e i propri desideri

VANTAGGI

– Nessuna cessione dei diritti d’autore 

– Pieno controllo decisionale di ogni parte 

– Possibilità di rivolgersi a servizi di stampa on demand abbattendo i costi e lo spazio fisico di deposito

– Percentuale molto alta di royalties 

– Possibilità di creare una propria community 

– Aggiornamento in tempi brevissimi del proprio lavoro

 

SVANTAGGI 

– Totale carico imprenditoriale e necessarie competenze specifiche 

– necessità di rivolgersi a servizi specializzati esterni.

Il SELF PUBLISHING vuol dire SCEGLIERE di essere IMPRENDITORI DI SE STESSI. Mantenere i diritti d’autore e decidere OGNI azione che sarà intrapresa sul proprio lavoro.

È un’opzione ormai sempre più apprezzata e addirittura seguita IN PARALLELO anche da autori affermati.
Per l’auto pubblicazione esistono piattaforme di stampa on demand e agenzie di servizi o consulenti che garantiscono uno standard di lavoro di qualità, requisito essenziale per ottenere una crescita costante.

Quindi qual è la scelta migliore? Forse l’avrete capito. Esiste una scelta peggiore (quella dell’editoria a pagamento) ma non esiste una scelta migliore perché dipende dalle singole inclinazioni di ogni persona.

Personalmente ho scelto la strada del Self publishing (qui info sulle Terre di Arret) dopo anni sono soddisfatta della scelta fatta. L’auto pubblicazione però non è per tutti. Implica scelte coraggiose e tante abilità da acquisire. Un costante mettersi in gioco e migliorarsi. Vuol dire amore, passione e dedizione. No, non è per tutti. 

A ognuno la propria scelta consapevole.

Quando si scrive la parola FINE di un libro non si è alla fine di un viaggio, si è all’inizio. Il proprio libro è frutto del proprio lavoro e della propria arte, merita tutta la dignità e l’amore possibile e merita scelte coraggiose e consapevoli. Ricordare sempre: si è riusciti a imbrigliare idee, emozioni e conoscenze per farne materia, per imprimerle su carta.
Questo esige CONSAPEVOLEZZA delle proprie scelte per farne dono al mondo.

Buon cammino, Viaggiautori.

Paola

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