
Ogni storia ha il suo tempo.
Alcune iniziano con una frattura. Altre con un richiamo.
La mia è iniziata con una parola. Poi con un’altra. E poi con un silenzio.Il suono della penna sulla carta ha aperto una nuova soglia sul mio mondo.
Mi chiamo Paola Pieroni, e da sempre cerco di dare voce a ciò che spesso resta sommerso.
Sono consulente, mentore narrativa e scrittrice fantasy.
Ma, prima ancora, sono una persona che crede nel potere delle storie — non solo quelle che scriviamo, ma soprattutto quelle che ci abitano.
Negli anni ho intrecciato percorsi diversi, che oggi convivono in un’unica direzione:
aiutare le persone a riconoscere, trasformare e raccontare la propria storia.
Con le Narrazioni Evolutive
accompagno chi desidera rileggere la propria vita come un viaggio dell’eroe, lavorando su simboli, archetipi e genealogia narrativa.
Con i Laboratori di Scrittura
creo spazi di ascolto e creatività per chi vuole esplorare la parola come esperienza, come esercizio di libertà, come forma di consapevolezza.
Con la scrittura fantasy
Nella scrittura creativa l’immaginazione incontra la radice, e l’avventura diventa anche una forma di ritorno a sé. Le Terre di Arret sono il mondo fantasy da me creato: con draghi, magia e amore.
Credo che ogni storia sia un portale.
E che ogni persona meriti di attraversarlo con coraggio, delicatezza e uno sguardo che non giudica — ma accoglie.
Se senti il bisogno di raccontarti, rileggerti o semplicemente ascoltarti,
sei nel posto giusto. Io sono qui per accompagnarti.
Dunque, Viandante, ti chiedo: perché sei qui?
LINK IN AGGIORNAMENTO, PRESTO SARANNO ATTIVI
Qualcosa in più su di me...
Sono nata a Roma nel1977, e ora vivo a Terni con mio marito, i miei tre figli, cani e gatti.
La mia storia racconta di una me bambina che amava i libri, i fumetti di Topolino e aveva una spiccata fantasia.
Guardavo “La Storia Infinita” immaginando di essere Atreyu che cavalcava Artax o Saint Seya dei Cavalieri dello Zodiaco mentre indossava l’armatura di Pegasus.
Pian piano però la razionalità ha preso il sopravvento; a un certo punto ho deciso di diventare ‘grande’, in concomitanza con il mio matrimonio, rafforzando il concetto alla nascita del mio primo figlio; quindi ho chiuso tutto ciò che era il regno della fantasia. Era diventata molto razionale.
Lavoravo in un’azienda di informatica e mi occupavo della scrittura di manuali e articoli tecnici. Era un ambiente che mi piaceva molto, scrivevo molto e questo mi soddisfaceva. Inoltre, nel tempo libero, compensavo un ambiente tecnologico con la visita di archivi e lo studio di antiche pergamene.
Eppure mi stavo spegnendo. E qualcosa pulsava dentro.
Un giorno, quasi con vergogna, ho acquistato un quadernino e ho iniziato a scrivere. Una storia che avevo nell’animo da molto tempo ha iniziato a prendere vita: viaggi, magia, cappe e spade e draghi. Una parte di me stava tornando in vita.
Nel 2013, dopo tre anni di scrittura e studio sostenuto di scrittura creativa e metodi di pubblicazione, ho esordito con lo pseudonimo di Marina Pieroni, pubblicando “Bianco e Nero – Il potere dei draghi”, ambientato nelle Terre di Arret.
Ma ero ancora molto razionale, sapevo tenere in compartimenti separati la vita vera con la vita da scrittrice fantasy.
Poi, nel 2015 è successo qualcosa che mi ha stravolto l’esistenza: una tragedia familiare mi ha colpito in pieno lasciandomi in frantumi. Non riuscendo più a scrivere, a fantasticare, a usare il computer ho tolto tutti i miei libri dal mercato (4 fino a quel momento) e le Terre di Arret si sono assopite. Come sotto un incantesimo.
La mia vita aveva da quel momento una sola missione: capire perché mi era successo quella situazione orribile. Quale era il significato di un’esistenza così breve?
Spaventata, Triste, in confusione, ho letto e consultato in due mesi più di 200 libri. Tutti che parlavano di aldilà, di morte, di scopi della vita; ho spaziato dagli indiani d’america ai norreni, dagli egiziani agli indiani. Ho vagato nello spazio e nel tempo alla ricerca di una risposta, che non è arrivata ma è arrivata un’altra cosa: la consapevolezza che la mia visione era chiusa e limitatissima. Che il mondo vero si espande in modi e direzioni che non si limitano a quello che vediamo nella nostra vita, che c’è molto di più.
La mia visione è diventata olistica.
E così di nuovo, mi sono formata, ho studiato, ho sperimentato. E poi ho unito quello che erano i miei valori, le mie passioni, le mie abilità in un modo speciale di approcciare l’esistenza. Un modo trasformativo.
Ho scoperto che la vita poteva essere osservata come se si stesse leggendo un libro, come un Viaggio dell’Eroe. Piena di ostacoli, di mostri da combattere, di abilità da acquisire e di tesori da trovare. Ho collegato tutto quello che è stata la mia esperienza fino adesso: i libri, la scrittura, l’immaginazione, gli Antenati… è nato il Metaviaggio.
E la mia visione olistica è diventata visione magica.